LA SOCIETÀ

OMCC, crescere insieme ai ragazzi in campo e fuori

Oggi OMCC, è una societa sportiva dilettantistica che accoglie i bambini dal 2007 fino agli adulti, composta da 8 squadre, 140 atleti e 40 dirigenti e allenatori.

Sicuramente la riqualificazione degli spogliatoi ed il rifacimento del campo di calcio hanno permesso un ampliamento così rapido dei tesserati, ma quando si è deciso di aprire alla possibilità di costruire una squadra di bambini, bisogna ricordare che siamo partiti nel 2011, in pochi scommettevano e intravedevano la realtà che oggi è presente.

L’accoglienza e la conoscenza della famiglia che sta dietro il ragazzo che si presenta al campo è fondamentale, l’allenatore oggi dev’essere non solo preparato e desidero di aggiornarsi dal punto di vista tecnico, ma abile e fine psicologo nell’individuare talenti e carenze dal punto di vista umano, per far sì che dal gruppo affidatogli ad inizio stagione, possa costruire una vera squadra. Il concetto di lottare e faticare per un obiettivo comune, tanto caro alle generazioni dei nostri genitori, oggi è rarità nel mondo virtuale che si impossessa delle vite dei ragazzi già a 10 anni. Per molti le due ore settimanali di allenamento e la partita il sabato o la domenica sono le uniche possibilità vere di confronto e di ricerca di un amicizia autentica che possa farli crescere educativamente e sportivamente, trasmettendo loro il desiderio di vincere in campo e fuori.

Oggi più che mai l’oratorio deve trovare canali più pratici e meno teorici per scaldare il cuore dei ragazzi, deve comprendere che la catechesi fatta di domande e risposte prestabilite già a 12 anni ha poca efficacia se non rivolta ad esperienze sul campo che facciano aprire gli occhi a quanto aiuto e bene è necessario alla società stanca ed annoiata di oggi.

Ai ragazzi viene richiesta la pulizia degli spogliatoi ed il lavaggio a turni delle maglie perchè si rendano conto che prima che l’arbitro fischi l’inizio della partita, qualcuno ha donato un sacco di tempo gratuito per loro, e loro scendendo in campo con uno stile corretto, ma anche grintoso e determinato possano regalare gioie a chi li segue per un anno e cerca di crescere umanamente insieme a loro.

OMCC collabora già con Caritas per l’inserimento di ragazzi in difficoltà, ha nelle proprie squadre ragazzi portatori di handicap, seppur lievi, ma che se inseriti con delicatezza e umanità possono esprimere il loro desiderio di giocare a calcio, come i loro coetanei.

La sfida che il consiglio direttivo si sta ponendo è lavorare e pensare sempre con 5-6 mesi d’anticipo preparando nei dettagli gli incontri formativi, convolgendo i genitori nell’organizzazione di feste ed eventi, e nello stesso tempo facendo capire loro che il clima è in equilibrio solamente se non si permettono di mettere il becco nelle vicende di spogliatoio, laddove è il dirigente responsabile di squadra che con gli allenatori cuce e risana eventuali situazioni in bilico.

L’entusiasmo e la passione per il calcio è alla base di chi sta costruendo questa solida realtà, che più o meno consapevolmente sta lentamente ripopolando l’oratorio alla domenica e al sabato pomeriggio. Ripopolare significa avere famiglie che dal campo passano al cortile e dal cortile passano alla chiesa. L’intuizione di San Giovanni Bosco, di costruire l’oratorio con chiesa e campo, ora assume una validità ancora viva, ma rovesciata.

La creatività dei dirigenti e allenatori nell’organizzare ritiri sportivi estivi ed invernali, fa assaporare ai ragazzi la bellezza concreta di mangiare, dormire, allenarsi e soprattutto avere rispetto ed educazione dei luoghi visitati e delle persone che ci accolgono.

In definitiva si può affermare che il calcio è un gioco, e come tutti i giochi se fatti con regole e passione possono diventare estremamente educativi.